Le 6 regole per sfruttare al massimo l'impianto [fotovoltaico]

Le 6 regole per sfruttare al massimo l'impianto [fotovoltaico]

22/05/2018

Adottare le migliori soluzioni per usare al meglio l'impianto fotovoltaico di casa e risparmiare di più


Sono principalmente due i motivi per installare un impianto fotovoltaico: impattare meno sull’ambiente e risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica. A questo proposito vogliamo dare qualche consiglio al fine di sfruttare al meglio il fotovoltaico in tutto e per tutto.

 

Sfruttare gli incentivi statali, Ecobonus:

Innanzitutto, lo sappiamo ma, ribadiamo che il costo iniziale dell’impianto fotovoltaico si può detrarre per il 50% delle spese totali (compreso il costo della manodopera oltre a quella degli stessi materiali)  grazie al bonus fiscale previsto dalla proroga della legge di bilancio 2018. Quindi se, mediamente, un impianto per casa da circa 3 KW/h costa intorno alle 6000€ andiamo, già. a risparmiare ben 3000€ grazie a questa norma che ci incentiva ad utilizzare le fonti rinnovabili per la produzione dell’energia elettrica. L’obiettivo che si prepone lo stato è quello di raggiungere il 55% dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030 e per farlo è necessario un intervento di spesa di 70 miliardi di euro. Questi sono i dati che emergono dal rapporto annuale OIR, l’osservatorio sulle energie rinnovabili.

 

Corretto Dimensionamento e Orientamento:

Nel momento in cui si va a richiedere l’installazione di un impianto fotovoltaico al professionista, quest’ultimo dovrà pensare al corretto dimensionamento in base alla richiesta del cliente ed al fabbisogno medio annuale della casa o dell’azienda richiedente. Il dimensionamento può variare in base all’energia richiesta all’impianto e in base alla potenza dei pannelli che si vogliono installare.
Oltre al dimensionamento, soprattutto se parliamo di fabbricati con tetti spioventi, dovremo andare a pensare all’orientamento dei pannelli. Un posizionamento con uno scorretto orientamento andrà ad influire in modo irrimediabilmente negativo. Esempio: i pannelli puntati verso Nord.
Esistono dei sistemi di motorizzazione degli impianti fotovoltaici grazie ai quali i pannelli “inseguono” i raggi del sole al fine di posizionarsi più perpendicolarmente possibile al sole in modo da poter sfruttare al meglio la luce.

 

Ora passiamo all'autoconsumo dell’energia che produciamo:

L’impianto fotovoltaico è composto dal cuore pulsante che si chiama “Inverter”. "L’inverter trasforma la corrente continua dei moduli fotovoltaici in comune corrente alternata di rete e la immette nella rete pubblica. Contemporaneamente, esso controlla e monitora l’intero impianto. Da un lato garantisce che i moduli fotovoltaici funzionino sempre al massimo delle loro prestazioni, in funzione dell’irraggiamento e delle temperatura. Dall’altro monitora costantemente la rete pubblica ed è responsabile per il rispetto di vari criteri di sicurezza." 
Più praticamente è uno scambiatore di energia. Quindi se produciamo energia elettrica in esubero rispetto a quella che utilizziamo, come per esempio durante le ore della mattina in cui non c’è nessuno in casa, l’inverter immette l’energia prodotta (non utilizzata) nel mercato che, però, viene pagata molto meno rispetto quella acquistata.

Le 6 regole per sfruttare al meglio l'impianto fotovoltaico

Quindi fermiamoci a fare due conti
:
Considerando che l’energia immessa nel mercato (ovvero quella non consumata istantaneamente) viene pagata in media 5€cent al KW/h, mentre quella che paghiamo direttamente dal GSE (Gestore dei servizi elettrici) costa molto di più, è molto più conveniente autoconsumare l’energia prodotta dall’impianto invece di venderà per quanto riguarda un impianto standard per casa o per l’azienda. Ciò non significa che se dovessimo aver prodotto energia in esubero non possiamo farlo, anzi...

 

Installare un sistema di accumulo di energia:

Alla questione del punto 3 dobbiamo, però, aggiungere una nota. Esiste un modo molto intelligente per sfruttare l’energia prodotta durante le ore del giorno in cui il sole irradia con i suoi raggi il nostro impianto. L’installazione di una batteria di accumulo di energia che ci permetterà, appunto, di stoccare l’energia prodotta durante il giorno e poterla utilizzare la sera al ritorno a casa dal lavoro senza preoccupazioni.

 

Manutenzione e Pulizia Pannelli:

Una raccomandazione importante che facciamo sempre al momento dell’installazione degli impianti è quella di preoccuparsi della manutenzione e della pulizia dei pannelli, che possono sporcarsi con lo smog, polveri presenti nell’aria, pollini, escrementi di volatili e piogge eccessivamente sporche che invece di pulire lasciano residui di polveri presenti nell’atmosfera. Questi agenti impattano sulla ricezione dei raggi solari e quindi sull’efficienza dell’intero impianto. Soprattutto nelle grandi città e nelle zone agricole.

Pulizia pannelli fotovoltaici

 

Immissione sul mercato e vendita energia prodotta:

L’energia prodotta in eccesso ora possiamo venderla. Sia che si disponga di un sistema di accumulo di energia tramite batteria o che non lo sia abbia. L’energia che non ci servirà possiamo venderla così da avere anche un ritorno in termini economici su quella prodotta dal nostro impianto.

 

L’installazione di un impianto fotovoltaico è sempre una grande risorsa e svolta per l’auto-produzione di energia e quindi di risparmio in termini economici e ambientali. In molti sono già passati alle green energy e in molti altri passeranno. L’obiettivo finale italiano è quello di raggiungere il 55% del fabbisogno energetico nazionale tramite le rinnovabili entro il 2030. A tal fine saranno stanziati quasi 70.000.000.000 €.

 

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